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La Sardegna hub strategico del Mediterraneo. L’isola potrebbe avere un ruolo centrale per l’idrogeno verde e ammoniaca.

Italia Oggi – 25 febbraio 2023

Un hub strategico del Mediterraneo per la produzione di idrogeno verde e ammoniaca. Il futuro della Sardegna, grazie alla sinergia tra università, istituzioni, centri di ricerca e imprese, potrebbe essere centrale in uno degli snodi economici e commerciali più importanti d’Europa.

A Cagliari la scorsa settimana si è svolto un convegno intitolato «Fer, idrogeno e ammoniaca verde». All’incontro hanno preso parte esponenti di diverse realtà: dagli atenei al mondo istituzionale, sino alle aziende. L’evento è stato organizzato da Gestioni industriali group, la holding che gestisce la società chimica Assemini, specializzata nella produzione di chimica di base elettrolitica, ma soprattutto l’unico produttore di soda, acido cloridrico e ipoclorito della Sardegna.

«L’obiettivo è costituire un hub strategico di stoccaggio di ammoniaca e idrogeno verde nel Mediterraneo provenienti da fonti diversificate», ha spiegato il presidente della società, Domenico Greco. «Ci saranno essenzialmente due fasi: nella prima si farà leva sui flussi e sui volumi che passeranno sull’isola, situata in posizione baricentrica, quindi ci si concentrerà sul posizionamento logistico in modo da introdurre per tempo questi vettori energetici».

«Poi si punterà sulla ricerca e sullo sviluppo tecnologico che permetterà di focalizzarsi sulla produzione industriale, in modo da esportare prodotti ad alto valore aggiunto, sempre meno ingombranti e sempre più sostenibili».

L’idrogeno, ha sottolineato Greco, è ormai un combustibile alternativo e il panel di Cagliari è stato un «momento di verifica e allineamento della filiera, in cui si è fatto il punto in termini di programmazione. Il lavoro con l’università di Cagliari, ma anche con gli industriali, è fondamentale per creare nell’isola un hub di stoccaggio strategico per questi nuovi prodotti».

La Sardegna è già un riferimento energetico per l’Italia. Prova è l’accordo raggiunto tra il governo di Giorgia Meloni e l’Algeria nel quale il premier italiano ha rispolverato il progetto dal gasdotto Galsi, l’infrastruttura che dovrebbe portare il gas dall’Algeria all’Italia attraverso la Sardegna bloccato dal Pd nel 2014. Oro azzurro. Ma non solo. Secondo Meloni, l’opera, oltre all’elettricità, trasporterà «fonti rinnovabili come idrogeno e ammoniaca». Le stesse di cui si è parlato a Cagliari.

«Le tecnologie per implementare l’economia circolare sono mature grazie alla collaborazione tra l’università e il mondo industriale», ha sottolineato il presidente e amministratore delegato di Human Bio Innovation group, Daniele Basso. «Il prossimo passo è uno sforzo realizzativo della Regione, che si sta dimostrando pronta a cogliere le opportunità della transizione energetica, e noi come impresa siamo pronti ad affiancare questa sfida. I presupposti per creare una forma consorziata che adotti un modello di Sardegna vincente ci sono tutti».