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La tecnologia HBI che trasforma le acque reflue da problema in risorsa

Di Piera Caltrin – Economy

HBI, un’azienda italiana all’avanguardia nel campo del trattamento dei fanghi di depurazione, ha recentemente depositato il suo quarto brevetto, segnando un importante passo avanti nella riduzione dei costi e nel miglioramento dell’efficienza nel settore del trattamento delle acque reflue.

Trattamento fanghi di depurazione

L’accumulo di fanghi di depurazione rappresenta una sfida crescente in Italia, con milioni di tonnellate di materiale da trattare ogni anno. HBI punta a trasformare questa sfida in un’opportunità, creando un processo innovativo che non solo riduce lo smaltimento in discarica o l’incenerimento, ma consente anche di recuperare risorse preziose.

La tecnologia sviluppata da HBI è il risultato di una collaborazione con le principali università e centri di ricerca italiani. Questa innovazione combina la carbonizzazione idrotermica (HTC) e la gassificazione, consentendo di estrarre nutrienti utili per l‘agricoltura, recuperare acqua e produrre energia rinnovabile. Questo processo rivoluzionario riduce significativamente la quantità di materiale da smaltire e contribuisce agli obiettivi di sostenibilità energetica.

Tecnologia HBI, vantaggi economici e riduzione costi

L’impatto economico della tecnologia HBI è notevole. Con una riduzione stimata del 15% dei costi di realizzazione e del 20% delle spese operative per le società di gestione, l’adozione di questa tecnologia promette un risparmio annuo di oltre 100 milioni di euro a livello nazionale. Questi vantaggi si traducono in una maggiore efficienza e sostenibilità per l’intero settore.

La validità della tecnologia HBI è stata certificata da Rina attraverso una certificazione ETV (Environmental Technology Verification), riconoscendo l’efficacia e l’adeguatezza ambientale di questa soluzione innovativa. L’azienda ha stretto collaborazioni con istituzioni accademiche di prestigio, dimostrando l’autenticità della sua ricerca e dei suoi risultati.

Economia circolare, un nuovo approccio

Daniele Basso, fondatore e CEO di HBI, ha sottolineato l’importanza di questa tecnologia nell’aprire la strada «a un nuovo approccio all’economia circolare». L’obiettivo è quello di trasformare i fanghi da un problema in una risorsa, contribuendo alla chiusura del ciclo idrico e all’innovazione sostenibile nel settore delle acque reflue.

Oltre alle implementazioni in Italia, HBI sta guardando all’espansione internazionale. L’azienda intende condividere i benefici della sua tecnologia con altre nazioni, contribuendo a una gestione più efficiente e sostenibile dei fanghi di depurazione a livello globale.