LA STARTUP CON SEDE AL NOI TECHPARK PRONTA A PRODURRE ENERGIA PULITA E MATERIALI RINNOVABILI DAI RIFIUTI
“Sviluppare tecnologie in grado di implementare e promuovere lo sviluppo sostenibile e l’economia circolare”. Con questa visione, Daniele Basso (CEO) e Renato Pavanetto di HBI portano avanti dal 2016 il loro progetto di startup.
Ed è stata proprio una tecnologia innovativa in grado di trasformare i fanghi di depurazione in energia e bio-materiali rinnovabili ad attrarre l’attenzione da parte di due investitori, il dott. Domenico Greco e il sig. Roberto Alibardi. Entrambi gli investitori infatti, oltre ad essere imprenditori di successo nel panorama italiano della valorizzazione delle risorse, condividono con il team HBI la missione di abilitare un ecosistema equo, sostenibile e che non necessita di fonti di origine fossile per soddisfare i propri bisogni. L’obiettivo raggiunto da HBI arriva inoltre durante il periodo di emergenza legato al Covid-19, segnale che la sostenibilità rappresenta un modello capace di risollevare l’economia nazionale ed internazionale.
Il sistema integrato ideato e progettato da HBI consente un rapido trattamento dei fanghi di depurazione ed una conseguente produzione di energia rinnovabile unita al recupero di biomateriali quali ammoniaca e fosforo. Grazie a questo investimento, la startup di Basso realizzerà la prima serie di impianti dimostrativi che saranno pronti entro l’anno e tratteranno circa 2’000 tonnellate all’anno di fanghi. Gli impianti verranno installati presso il depuratore di Bolzano ed un altro depuratore in provincia di Venezia e permetteranno alle due municipalità di essere fra le prime realtà in Italia (e in Europa) in grado di valorizzare il proprio fango, con un sistema innovativo ad emissioni di CO2 nettamente inferiori alle attuali pratiche di smaltimento.
“Dopo anni di ricerca e sviluppo finalizzati ad ottenere una tecnologia che possa essere estesa a livello globale, siamo ora pronti per dare il nostro contributo per un mondo più sostenibile capace di sostenersi attraverso i principi dell’economia circolare” spiega Basso, amministratore e presidente di HBI. Appuntamento quindi a fine 2020 per osservare i primi risultati di una tecnologia che potrà rivoluzionare il sistema di depurazione delle acque.
THE STARTUP BASED AT THE NOI TECHPARK IS READY TO PRODUCE CLEAN ENERGY AND RENEWABLE MATERIALS FROM WASTE
“Develop technologies to implement and promote sustainable development and circular economy”.
With this vision, Daniele Basso (CEO) and Renato Pavanetto of HBI have been carrying on their startup project since 2016.
And it was precisely an innovative technology capable of transforming sewage sludge into renewable energy and bio-materials that attracted the attention of two investors, dott. Domenico Greco and Mr. Roberto Alibardi. Both investors, in fact, in addition to being successful entrepreneurs on the Italian resource valorisation scene, share with the HBI team the mission of enabling a fair, sustainable and fossil-free ecosystem. The objective achieved by HBI also comes during the Covid-19 emergency period, a sign that sustainability represents a model capable to recover the national and international economy.
The integrated system designed and developed by HBI allows a rapid treatment of sewage sludge and a consequent production of renewable energy combined with the recovery of biomaterials such as ammonia and phosphorus. Thanks to this investment, Basso’s startup will build the first series of demonstration plants that will be ready by the end of the year and will treat about 2,000 tons of sludge per year. The plants will be installed at the WWTP in Bolzano and another treatment plant in the province of Venice and will allow the two municipalities to be among the first in Italy (and in Europe) able to exploit their sludge, with an innovative system with CO2 emissions significantly lower than current disposal practices.
“After years of research and development aimed at obtaining a technology that can be extended globally, we are now ready to make our contribution to a more sustainable world capable of sustaining itself through the principles of circular economy” explains Basso, CEO and president of HBI. We will therefore meet at the end of 2020 to see the first results of a technology that can revolutionize the water treatment system.